Bari, 04 dicembre 2020

Comunicato Stampa

Il cashback è un’alternativa per sapere
di che pasta siamo fatti
A sostenerlo è l’Adoc, l’Associazione dei Consumatori della Puglia

“Mai come in questo momento l’Adoc Puglia e di Bari sostiene una iniziativa promossa dal Governo rivolta ad ovviare e a limitare l’utilizzo del denaro contante che sempre più frequentemente, e furbescamente, alimenta la quantità di evasione fiscale che si stima raggiunga i 110 miliardi l’anno e che, conseguentemente, fa tanto male all’economia e alle casse della finanza italiana e che ci fa essere un sorvegliato speciale da parte dell’Unione Europea”.
A sostenerlo è il Presidente dell’Adoc regionale, Pino Salamon, in previsione dell’entrata in vigore del decreto cashback il quale assegna un incentivo premiale mensile per un massimo di 150,00€ per i consumatori-utenti che utilizzeranno le proprie carte di credito, di debito, ricaricabili e bancomat previo l’acquisto di dieci prodotti in presenza fisica. Infatti, sono esclusi gli ordini on-line.
Sul sito cashlessitalia.it sono trascritte tutte le indicazioni necessarie per registrarsi sull’app IO, mediante Spid o carta di identità elettronica, e per abilitare le proprie carte aggiungendovi il codice Iban del proprio conto corrente per ricevere le eventuali somme accumulate a partire dall’8 dicembre prossimo.
Sullo stesso portale è inclusa l’opzione per iscriversi alla “lotteria degli scontrini” la quale ha altre caratteristiche ma che entrerà in funzione dal 1° gennaio 2021 attraverso l’acquisizione di un codice personale da presentare ai negozianti e con l’opportunità di ricevere premi anche consistenti.
Si può affermare, sostengono all’Adoc, che questa è un’opportunità per stanare quei commercianti che magari si attaccano pure ai centesimi facendosi pagare il caffè senza provare a fare la “faccia lavata”, come dicono a Bari, di chiedere al cliente se vogliono o meno lo scontrino. Ovvero un pagamento con o senza IVA; al pari dello stesso sistema che mette in atto una buona fetta di professionisti, di artigiani e piccole imprese (con fattura o senza fattura?) le cui categorie, complessivamente, evadono il 27,5% dell’IVA (il 22,2% in Puglia) e alle quali vanno sommati i lavoratori autonomi che raggiungono anche il 68% di dichiarazioni IRPEF falsate.
Ecco perché questi incentivi sono un’occasione che i consumatori e ogni cittadino onesto, di buon senso devono saper cogliere al volo per fare in modo che lo Stato recuperi maggiori entrate; ovvero risorse indispensabili per ridurre le tasse a tutti coloro che, in particolare, le pagano alla fonte come, ad esempio, i redditi da lavoro dipendente e da pensioni, così come invochiamo a gran voce da anni insieme ai Sindacati.
Come si può intuire, resta al cittadino, indistintamente, stabilire quali condizioni accettare in quanto non è pensabile che ai giorni nostri, dove si è raggiunto un ragguardevole livello di conoscenze, anche di fatti e misfatti, ce ne disinteressiamo e magari ci vergogniamo di chiedere una fattura per risparmiare il 22% pur sapendo che il 19%, nella maggior parte dei casi, ci viene restituita.
“Noi pensiamo – conclude Salamon -, si debba seguire un comportamento etico e non da indifferenti, altrimenti che consumatori consapevoli siamo? Quindi, dobbiamo ricordarci che tutto dipende da noi e questa del cashback è una delle alternative per sapere di che pasta siamo fatti”.

Latest Posts from Adoc Puglia